Iniziamo ad ingolosirvi con alcune delle barche nuove che i grandi cantieri mondiali porteranno in banchina al VELAFestival. Alcune sono prime assolute per l’Italia, scafi che hanno appena concluso il tour di saloni invernali europei e che per la prima volta vengono a toccare l’acqua a Santa Margherita. Altre sono anteprime assolute mondiali che saranno mostrate al pubblico per la prima volta durante i quattro giorni di VELAFestival.
LE ANTEPRIME MONDIALI IN BANCHINA A SANTA MARGHERITA
MILYUS 76 FD
L’ammiraglia di 76 piedi è una scommessa importante per il cantiere piacentino che ha scelto il VELAFestival come trampolino di lancio per questo 20 metri flush deck, di cui esiste anche una versione deck saloon. Scafo e coperta costruiti in sandwich di Pvc e fibre di carbonio unidirezionali e multiassiali. Come per tutti i modelli, anche il 76 è full custom e ogni armatore ha la possibilità di scegliere layout e materiali. Lungo 23,41 metri, il Mylius 76 può anche montare una chiglia mobile (optional). Il piano velico prevede albero e boma in carbonio, di Southern Spars. La plancetta di poppa si apre per accedere al garage, capace di stivare un tender di 3,80 metri. Il motore è uno Yanmar 6BY3 da 220 cavalli. Sottocoperta gli interni hanno layout da tre a cinque cabine.
VISMARA V56
Altra anteprima mondiale assoluta al VELAFestival per il nuovo Vismara V56 Mills è un moderno blue water attento alle tematiche del risparmio dei consumi in piena sintonia con la filosofia Vismara Hybrid. Il cantiere di Viareggio conferma ancora una volta l’ormai fedele collaborazione con lo studio irlandese Mills Design per realizzare uno scafo in fibra di carbonio e resina epossidica (il massimo dei materiali compositi leggeri). L’idea è quella di un blue cruiser performante, costruito tutto in carbonio nel solito stile Vismara, le prerogative sono quelle dell’easy sailing, della lunga autonomia e dell’autosufficienza energetica. Il progetto è stato affidato a Mark Mills e a Vismara Marine ed è derivato dal vincente 62 piedi SuperNikka. Una barca di 17 metri, Il Vismara V56, che deve pescare poco, avere buona resistenza allo sbandamento a tal punto da resistere a piena tela, senza terzarolare, sino a 20 nodi di intensità del vento. Tutto questo senza penalizzare però le prestazioni con vento leggero e, dulcis in fundo, che abbia prestazioni da racer, stringa bene la bolina ma che al timone sia dolce e che abbia un passaggio sull’onda morbido.
LE ANTEPRIME ITALIANE IN BANCHINA A SANTA MARGHERITA
DUFOUR 412 GL
Per la prima volta in Italia vedrete al VELAFestival il nuovo Dufour 412 GL, un aggiornamento del 410. Questo upgrade tocca diversi punti: in primis, un tratto distintivo degli ultimissimi Dufour di metratura superiore, che è piaciuto molto agli armatori: l’introduzione, a poppa, della cucina con tanto di griglia per ottimi barbecue in pozzetto. Sempre a proposito di cucina, quella sottocoperta assumerà la tradizionale forma a “L” con il lavandino posizionato sul lato corto, a vantaggio della razionalità di utilizzo. Il bompresso retrattile a prua sarà sostituito da una delfiniera fissa: una soluzione che sta tornando di botta sugli scafi da crociera, per la sua maggiore praticità. Il pozzetto si presenta infine frutto di una rivisitazione ergonomica. Lunghezza ft 12,70 m. Lunghezza scafo 11,98 m. Lunghezza al galleggiamento 11,15 m. Baglio max. 4,20 m. Dislocamento leggero 8.940 kg. Pescaggio 2,10 m. Zavorra 2.600 kg. Serbatoi carburante 200 l. Motorizzazione 40 cv. Progetto Umberto Felci
SAFFIER 6.50
Altra anteprima italiana al VELAFestival sarà il Saffier 6.50 Cruise che affascina per le sue linee eleganti che però celano una tecnologia costruttiva all’avanguardia. Daysailer dei giorni nostri, ma capace di mantenere intatte le linee che caratterizzano lo stile del cantiere olandese. Si tratta di una barca marina, per chi vuole divertirsi davvero, con un bulbo ben centrato e incisivo (45% del peso totale della barca) che ne garantisce la stabilità e il buon momento raddrizzante. Il pozzetto, molto ampio considerate le dimensioni della barca, può ospitare fino a sei persone. La presenza del fiocco autovirante e di un code zero lo rendono facile da manovrare senza togliere nulla all’aspetto sportivo. Lungo 6,50 metri e largo 2,05, ha un dislocamento di 900 kg.
Lungh. 6,50 m; largh. 2,05 m; pesc. 0,95 m; disloc. 900 kg; zavorra 400 kg; sup. randa 13 mq; sup. fiocco 8 mq; sup. Code Zero (opzionale) 25 mq; motore Yanmar 10 cv Saildrive.
RS QUEST
Presentato all’ultimo Boat Show di Southampton, arriva per la prima volta in Italia al VELAFestival il nuovo RS Quest: una deriva da utilizzare in doppio ma prefetta anche per quattro persone, caratterizzata da una configurazione compatta, versatile e da un pozzetto autosvuotante. Progettato da Jo Richards e Rs Sailing in collaborazione con Sea Cadets (un’associazione, legata alla marina inglese, per la promozione dell’attività giovanile legata al mare), l’RS Quest offre la massima sicurezza ed è uno scafo davvero ideale per imparare ad andare in barca a vela e per uscite con tutta la famiglia. Nella gamma RS, questo nuovo scafo trova la sua posizione, come dimensioni, tra il Feva e il Vision: per le scuole vela permette all’istruttore di essere a bordo insieme a due o tre allievi. Facile da gestire sia a terra che in acqua, l’RS Quest è costruito in polietilene ed è pensato per poter essere modificato a seconda delle esigenze di ogni uscita in base alle persone presenti a bordo. Si può per esempio modificare la posizione delle sedute a seconda della necessità, armare o meno i trapezi, prevedere o meno il motore fuoribordo e scegliere se armare il gennaker o lo spinneker. Inoltre, per facilitare la conduzione e l’armo, sono previsti l’avvolgifiocco e l’albero in alluminio in due parti.
Lung. 4,29 m. Larg. 1,83 m. Peso scafo: 100 kg. Peso barca armata: 135 kg. Superficie velica randa e fiocco: 11 mq. Superficie gennaker: 11 mq. Superficie spinnaker: 10 mq
MELGES 14
Grande esordio al VELAFestival anche per il Melges 14: costruito da Melges e disegnato da Reichel / Pugh, il Melges 14, lungo 4,267 metri (e largo 1,584) ha un peso di 54 chili e mezzo. La randa, armata su albero e boma in carbonio, può essere di 9,1 o 7,8 metri quadri a seconda della configurazione scelta (mid-range, meno impegnativa, o full range, con maggiore superficie velica). La deriva è caratterizzata da un pozzetto ampio (in modo tale da ridurre il rollio) e aperto a poppa.