Vogliamo condividere con voi una bella intervista del giornalista Fabio Pozzo al direttore del Giornale della Vela Luca Oriani uscita sulla lastampa.it. Si parla un po’ di tutto: dalla riconferma dell’evento di S. Margherita Ligure alle oltre 200 barche alla veleggiata, dal bolide SuperNikka allo scafo timonato da una novantenne… buona lettura
“Vuole noleggiare una barca a vela per il ponte del 2 giugno? Guardi, se ne avessimo avute 50 le avremmo piazzate tutte. Non c’è una sola barca di dimensioni medie da noleggiare in buona parte della Liguria di levante e la Toscana”. Così un operatore ligure. Vorrà dire qualcosa?
Torniamo al primo weekend dopo il Primo maggio: a Santa Margherita Ligure c’erano 210 barche in acqua per la VELA Cup, la veleggiata organizzata dal Giornale della Vela nell’ambito del suo VelaFestival. E tante, ma tante persone in banchina. Vorrà dire qualcosa?
Effetto Velafestival
Con Luca Oriani, il direttore del Giornale della vela, ne parliamo da tempo. C’è tanta voglia di vela in Italia. Vela pop, che va ad accompagnare l’interesse per le punte d’eccellenza che rappresentano il made in Italy nel mondo, come il 70 metri “Sybaris” appena varato da Perini Navi.
Prendiamo il VelaFestival, cartina di tornasole. L’ho visto debuttare a Livorno, proseguire a Genova nell’ambito del complesso fieristico che ospita il Salone nautico, consolidarsi a Santa Margherita Ligure. Quest’anno, alla sua seconda edizione, la formula ha dimostrato che i calcoli non erano sbagliati.
Oriani, cominciamo con i numeri
“Abbiamo avuto 210 barche alla Velacup, un record per il golfo del Tigullio. Che sono salite a 350, contando quelle esposte e all’ormeggio. Significa circa 3 mila velisti, marinai, appassionati, più o meno”.
Parliamo di barche
“In regata avevamo la barca top, come SuperNikka, il velista mostro sacro come Mauro Pelaschier, ma anche scafi condotti da una skipper di 92 anni o con un equipaggio che comprendeva anche un bimbo di 6 mesi. Il mondo della vela è questo. Era questo. Poi, si è voluto cercare un’immagine esclusiva, ma la verità è che la vela è contaminazione. Barche e velisti d’ogni tipo e d’ogni estrazione e livello. Con la passione come collante”.
Perché funziona il VelaFestival?
“Perché è appunto contaminazione. Contiene tutti gli elementi che interessano agli appassionati e non solo a loro. Con una particolarità sua: lo spettacolo è chi sta in acqua o al limite in banchina. E allora, oltre alla veleggiata, interessa perchè ci possono essere la barca da comprare, gli accessori che non trovo altrove, lo scafo che diversamente non vedrei (come il Pogo 30), ma anche la barca che è entrata nella storia, come il Moro di Venezia I. E le barche da noleggiare, vedendo gli itinerari… E poi ci sono gli eventi e le prove…”.
Gli eventi…
“Il premio Velista dell’anno, che porta a Santa Margherita i grandi nomi della vela. Che sono lì, che puoi avvicinare, con cui puoi chiacchierare”.
Le prove?
“Abbiamo attrezzato una spiaggia intera per poter provare derive, sup, kayak. Abbiamo anche organizzato gare e dimostrazioni. Per i più grandi e per i più piccoli”.
“Torno al concetto e valore della contaminazione. E ci aggiungo quello della partecipazione attiva. Al VelaFestival non si fa lo struscio, si partecipa alla passione collettiva”.La manifestazione era nata come evento itinerante. Da due anni è a Santa Margherita.
“E qui resterà. Abbiamo già fissato le date della prossima edizione, dal 4 al 7 maggio 2017. Santa Margherita è un posto unico in Italia. Il suo porticciolo è ideale, mantiene l’identità di un vero porto italiano. E questo è merito anche dello spirito ligure, che ha saputo conservare intatto il Dna di questi luoghi. Noi, dal canto nostro, abbiamo forse aiutato la città a vivere e a far vivere di più il suo porto. E a creare un indotto per i negozi, per i ristoranti. Quest’anno per altro c’è stata anche una richiesta di ormeggi da Chiavari e da Lavagna”.
Che risposta avete avuto dall’amministrazione locale?
“Ottima. Massima collaborazione”.
La spesa pubblica?
“Il Comune ci mette a disposizione gli spazi e ha la manifestazione a costo zero”.